• Home
  • Fatti
  • Ambiente
  • Diritti
  • Cibo & Benessere
  • Cultura
  • Roma
  • Spettacolo
  • Viaggi
  • Torte & Salati
  • Poesia 2.0

Ven29032024

Ultimo aggiornamento03:24:57 PM

News:

Back Sei qui: Home Cibo & Benessere Olio d'oliva, attenzione all'etichetta!

Cibo & Benessere

Olio d'oliva, attenzione all'etichetta!

olio

 

L’olio della Sabina, il primo ad aver ottenuto la denominazione D.O.P. in Italia, può essere considerato uno dei migliori oli extra vergini al mondo senza ombra di dubbio.

In Sabina si produce olio da prima dell’impero romano, quindi dobbiamo tornare nel passato di circa 2500 anni. Le grandi caratteristiche alimentari, l’assenza di colesterolo e l’importante apporto vitaminico, hanno contribuito allo sviluppo dei popoli e anche alla loro sopravvivenza nei secoli. Tutte queste caratteristiche sono veritiere a condizione che il prodotto non sia sofisticato miscelato e trattato con strane alchimie; Sasso, Bertolli, Carapelli ed altri marchi storici di oli italiani conosciuti in tutto il mondo sono stati acquisiti recentemente da multinazionali cinesi che per aumentare la produzione miscelano oli comunitari provenienti dalla Spagna, primo produttore al mondo in termini di quantità, ma non di certo di qualità.

Le leggi europee sui prodotti alimentari prevedono effettivamente la possibilità di miscelare varie tipologie di oli senza indicarne in etichetta le percentuali o la composizione, purchè mantengano un’acidità inferiore allo 0,8% ottenibile con varie metodologie industriali, per avere un termine di paragone un olio naturale 100% extravergine del centro e nord Italia ha un’acidità fra lo 0,2% e lo 0,4%.

Esistono inoltre gli oli deodorati, che sono oli d'oliva non commestibili per via dei grossi difetti che, con accorgimenti fisici e meccanici (non chimici, e quindi autorizzati a mantenere sull'etichetta "ottenuti meccanicamente"), diventano senza difetti, ma che non possono essere venduti come extravergine, a meno che non vengano miscelati con una quota di extravergine. Altra dicitura presente che leggerete spesso sulle etichette è la seguente: “Ottenuto con oli extra vergini di oliva originari dell’Unione Europea”.

Si usano anche altre frasi tipiche negli oli extra vergini come “olio ottenuto da spremitura a freddo”, anche queste espressioni riguardano l’olio che in maggior percentuale è presente nella bottiglia. Quindi un extra vergine può contenere degli oli spagnoli spremuti più volte o passati nelle centrifughe anche dopo essere stati pressati, o l’aggiunta di oli di palma per renderli più viscosi e più economici, nonché colorati successivamente nel migliore dei casi con beta carotene. Gli oli di palma contribuiscono anche ad abbassare l’acidità di olive di bassa qualità provenienti da Spagna Grecia e Turchia che hanno una maturazione molto elevata e una grande resa in termini di quantità di liquido spremuto e quindi un abbassamento del prezzo finale.
 
Ci sono alcune regole da seguire per essere sicuri di acquistare olio genuino, è necessario leggere con attenzione l’etichetta, l’olio deve riportare con esattezza che si tratta di olio 100% italiano, ma non basta, diffidate da prezzi inferiori ai 6 € a bottiglia, controllate che i produttori provengano da zone in cui effettivamente si raccolgono le olive, inoltre il marchio DOP rappresenta una certificazione di controllo di qualità e garanzia del prodotto. 
Alessandro Polidori