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Cultura

Le fraschette di Frascati

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 “…E’ bono asciutto, dorce, tonnarello, solo e cor pane in zuppa, e si è sincero te se confà a lo stomico e ar cervello…” scriveva l’insigne poeta romanesco, Gioacchino Belli. Il vino di Frascati è noto in tutto il mondo. Tanto buono da far pensare che il dio Bacco passando di qui, per l’agro Tuscolano, vi abbia preso fissa dimora. Qui, in piccoli tempietti, le “fraschette”, la sera scivola tra la chiacchiera e un pezzo di porchetta. E neanche a dirlo, il vino (bianco naturalmente) scorre a fiumi. Meta preferita dei viandanti ma anche dai veterani del paese, la fraschetta ha una sua caratteristica che la rende famosa: la sua rusticità. Qui sono messe al bando le buone maniere. E’ già tanto se ti danno un piatto. Si gusta il vino e non c’è da lamentarsi se non ti servono la porchetta, perché è tradizione,  a quella bisogna pensarci da sè. E se no che ci stanno a fare i chioschi, sparsi qua e là per il paese, che la vendono? Avverti un clima popolano: un mazzo di carte e quattro amici pensionati che discutono. La discussione si accende. Colpa del vino, colpa della bile?  Qui tanto, non ci bada nessuno.  Trovi un ambiente casereccio: tavoli lunghi e panche di legno, botti e fiaschetti sparsi un po’ qua un po’ là, dal soffitto scendono grappoli d’uva  in plastica, ma un tempo erano veri. Oggi, forse, è proprio questa tipicità ad attirare anche personaggi famosi. All’osteria Trinca, nel cuore del centro storico di Frascati, vicino al palazzo vescovile, ci racconta l’oste, sono passate tante celebrità, tanto per fare due nomi: Martufello e Rita Pavoni. E, all’improvviso, nascosta tra grappoli d’uva e le foglie della vite, scorgiamo la “fraschetta”, un ramoscello d’alloro. Ai bei tempi, una frasca d’alloro, appesa fuori dalle osterie, da dicembre in poi, avvertiva che lì si beveva il vino nuovo. Questo, ormai, non si usa più. Sono cambiati i costumi sociali,  ciò che non muore, però, è l’ abitudine dei romani di bere il vino dei Castelli,  Ancora oggi, sono in tanti a partire da Roma con qualche fiasco vuoto per riportarlo a casa pieno. In questo,  la fraschetta rimane integra nella sua tradizione.  

Angela Francesca D’Atri