• Home
  • Fatti
  • Ambiente
  • Diritti
  • Cibo & Benessere
  • Cultura
  • Roma
  • Spettacolo
  • Viaggi
  • Torte & Salati
  • Poesia 2.0

Gio28032024

Ultimo aggiornamento03:24:57 PM

News:

Back Sei qui: Home Fatti Asti: agricoltore si asserraglia con doppietta in camera da letto

Fatti

Asti: agricoltore si asserraglia con doppietta in camera da letto

arresto agricoltore Arri
Si è conclusa alle ore 17.00 di ieri, con l’arresto dell’agricoltore ARRI Piero Angelo di Portacomaro (AT), asseragliatosi con una doppietta nella propria abitazione, l’attività di polizia dopo che  ha visto impegnati numerosi poliziotti della Questura di Asti.

Invano gli operatori di polizia avevano cercato nella prima mattinata di notificargli un provvedimento giudiziale di divieto di dimora nel comune di Asti.
La vicenda che vede coinvolto l’agricoltore ha origine nel marzo di quest’anno, allorquando la Squadra Mobile lo indaga per lesioni personali gravissime e detenzione illegittima di arma comune da sparo (fucile) a seguito dell’esplosione di numerosi colpi in direzione di un vicino di casa, che nella circostanza veniva attinto al volto in maniera non mortale.
Nella circostanza veniva anche sequestrato il fucile da caccia col quale l’ARRI Piero Angelo aveva sparato.

Alla vicenda seguono ripetuti atti di molestie e minacce poste in essere sempre dall’ARRI Piero Angelo nei confronti del vicino e delle figlie di quest’ultimo.
Nella giornata di ieri il Dirigente della Squadra Mobile, unitamente al proprio personale e con l’ausilio della Polizia Scientifica, verso le ore 10.00  si è recato presso l’abitazione dell’ARRI per notificargli il provvedimento giudiziale. 
Arrivati sul posto e appreso che l’ARRI si trovava nella sua stanza da letto al piano superiore, gli operatori aprendo la porta di accesso alla camera trovavano l’agricoltore settantenne armato di fucile, che veniva puntato contro i poliziotti.

Iniziava la lunga trattativa finalizzata a rendere inoffensivo l’ARRI senza alcun risultato.
La situazione in alcuni momenti della lunga trattativa sembrava addirittura potesse degenerare ed infatti l’ARRI in più circostanze puntava la propria arma contro gli operatori di polizia intenti a convincerlo a desistere dall’azione.
Tutti i tentativi risultavano vani, adducendo l’ARRI che la sua condotta fosse legittima perché perseguitato da “mafiosi” ,  alternando momenti di lucidità ad altri totalmente dissennati.
Non si poteva escludere quindi anche la possibilità da parte dell soggetto di atti anticonservativi.
Sul posto interveniva altresì il Questore della Provincia di Asti, dr. Di Francesco, al fine di verificare la situazione sotto  il profilo dell’ordine e della sicurezza pubblica.

 Alle ore 17.00, mentre proseguiva la negoziazione ad opera del Dirigente della Squadra Mobile, Comm.Capo dr. Loris Petrillo, l’ARRI si avvicinava all’uscio della camera da letto sempre col fucile saldamente in pugno e proprio in quei pochi istanti il personale della Squadra Mobile, opportunamente posizionato, riusciva a coglierlo di sorpresa.

Gli operatori, facendo leva sulla canna dell’arma che sporgeva dalla porta, che veniva prontamente afferrata, riuscivano ad immobilizzare l’ARRI senza provocargli lesioni o traumi.
L’attività ha permesso di sequestrare oltre il fucile con cui l’ARRI ha minacciato di sparare anche un secondo fucile da caccia, nascosto nella stessa camera da letto. Entrambe le armi erano cariche e funzionanti.
L’ARRI veniva arrestato nella flagranza del reato di  resistenza e minaccia a P.U. e illecita detenzione di armi da sparo e condotto presso la Casa circondariale di Asti a disposizione dell’Autorità giudiziaria procedente.