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Cosa fare in caso di usura bancaria

usura bancaria
Prestiti, mutui, leasing con interessi troppo alti al limite dell'usura. Ma cosa fare se ci si rende conto di essere vittime di tassi usurari applicati da banche o finanziarie? Ne abbiamo parlato con Gian Marco Bardelli, partner GMB Finance.
 
D. Quando possiamo parlare di veri e propri tassi usurari bancari?
R. Il tasso è usurario nel momento in cui il tasso  pattuito o applicato sia  maggiore dei tassi soglia. Quest'ultimi sono dei tassi pubblicati trimestralmente dalla Banca d'Italia a cui gli operatori di mercato (banche, finanziare, chi eroga finanziamenti) devono rifarsi per rispettare i tassi soglia. Se una banca pattuisce un tasso inferiore al tasso soglia è leggittimo e non costituisce alcun danno, mentre se pattuisce un tasso superiore significa che sta applicando o pattuendo tassi usurari. 
 
D. Cosa succede se la banca pattuisce tassi usurari?
R. Ai sensi dell'articolo 1815 del Codice civile e alla legge antiusura, la 108 del 1996,  la clausula è nulla e non sono dovuti interessi. Ciò in termini pratici significa che se io ho un mutuo e la banca dovesse pattuire degli interessi usurari la clausula è nulla  e non sono dovuti interessi. Il grande problema é che stiamo assistendo ad una strumentalizzazione della sentenza  350 del 2013, che è la sentenza della Cassazione in base alla quale secondo i giudici occorre considerare anche gli interessi di mora per calcolare  il tasso di usura. Quello che bisogna fare é considerare se la banca nella stipula delle clausule contrattuali abbia effittavamente applicato un tasso usurario. Come fare?Abbiamo le formule della Banca d'Italia che si rifanno ad una normativa comunitaria su come si deve  effettivamente calcolare il TEG (tasso effettivo globale del finanziamento) per  così confrontarlo con il tasso soglia.  
  
D. A chi rivolgersi nel caso ci si renda conto di essere finiti nella morsa dell'usura da parte di finanziarie o banche?
R. Per quanto riguarda il mondo della cosiddetta usura bancaria, bisogna rivolgersi a professionisti e a società specializzate in ingegneria finanziaria che sappiano fare dei calcoli di matematica   finanziaria in grado di calcolare il TEG non come vera somma, perchè la mera somma tutti sono in grado di farla,  ma come previsto dalla Banca d'Italia. Una di queste società è la GMB Finance.
 
D. E' possibile far valere la nullità contrattuale se gli interessi richiesti sono troppo alti?
R. No, quello che si può far valere è la nullità della clausula, cioè se io ho un tasso usurario  troppo alto rispetto al tasso soglia, non è nullo il contratto perchè la nullità del contratto da un punto di vista giuridico prevede  la ripetizione delle somme, cioè tutti i flussi devono essere corrisposti, mentre, invece qui si ha la nullità della clausula degli interessi e quindi l'effetto di riavere indietro tutti gli interessi  pagati e non corrispondere più gli interessi futuri, però la quota capitale  deve essere rimborsata. 
 
D.Cosa possono fare cittadini ed imprese per tutelarsi?
R. Devono  fare un'analisi finanziaria indipendente rispetto al profilo e alle condizioni di sintesi proposte dalle banche, perchè a volte gli intermediari finanziari nella  fase di stipula del contratto non vanno a quantificare in maniera esatta ciò che prevede la normativa. Ad esempio, una classica problematica  che viene fuori é quella del cosiddetto TEG errato. In base alla normativa del 2003 della trasparenza bancaria, le banche in fase di stipula dei mutui devono obbligatoriamente dichariare il cosiddetto Indicatore Sintetico dei Costi (ISC), un indicatore che tiene conto non solo del tasso che viene predisposto ma anche delle commissioni, spese assicurative etc. Si tratta di un indicatore sintetico che racchiude tutti i costi anche accessori rispetto al finanziamento.  Spesso capita che questo indicatore pubblicizzato dalla banca  sia inferiore rispetto a quello reale. Caso pratico: io sto in sede di stipula di un prestito personale o di un  mutuo, la banca mi dichiara che l'ISC è del 5%, io vado a rifare i calcoli in realtà magari é del 6%. Cosa accade? In base all'art. 117 del TUB (Testo unico bancario) comma 6, la clausula é nulla e il cliente può rimborsare il capitale preso a prestito rimborsando con un tasso pari al massimo del BOT dell'epoca. Significa che se  prendo un mutuo e pago il 6% di interessi e il Bot dell'epocaa é del 2%, ho il diritto al rimborso del 50%, 60% per cento degli interessi. 
 
D. In base alla sua esperienza, in quali casi si verifica maggiormente l'usura?
R. Sui contratti di mutuo, leasing, prestiti personali l'applicazione di tassi usurari  capita residualmente, il 5-10% dei casi, mentre ciò che invece capita spesso nel 60-65% dei casi è che l' ISC sia inferiore a quello reale , in questo caso è possibile agire e ottenere il rimborso di tutto quanto l'extra.  Il tasso usurario si riscontra spesso sulle carte di credito revolving o sui prestiti personali con un basso valore di erogazione. Se c'è l'usura si ha diritto ad avere tutti i soldi indietro.  Mentre sui mutui l'usura è residuale, più spesso capita un'indicazione errata del Teg. Sul credito al consumo abbiamo riscontrato statisticamente tassi usurari ben rilevanti.
Angela Francesca D'Atri