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Spettacolo Gianni Davis: "Mamma Roma va a Kiev"
Spettacolo Gianni Davis: "Mamma Roma va a Kiev"
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Gianni Davis: "Mamma Roma va a Kiev"
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- Pubblicato Sabato, 01 Agosto 2015 14:18
- Scritto da Redazione
Ha l'aria di chi non si arrende, di chi vuole provare ancora una volta a conquistare una fetta di pubblico, di successo come negli anni Sessanta. Incontro Gianni Davis in un afoso giorno di luglio, in un momento di passaggio a Roma.
La crisi in Italia, non solo quella economica, ma culturale, morale, di ideali non lascia scampo e così va via anche Davis, cantante romano, ideatore tra l'altro di Mamma Roma, la canzone con annesso progetto di portare Roma e la sua cultura nel mondo. Si reinventa una vita a Kiev. Qui Davis rinasce e rivive una seconda giovinezza artistica. “La musica italiana – ci racconta – è molto apprezzata in Ucraina, così come la nostra cultura, la nostra storia, la nostra cucina e il made in Italy in generale. Mi trovo molto bene a Kiev, quando torno a Roma, invece, non posso che constatare la decadenza culturale”.
Gianni Davis, come tanti italiani che lasciano il Belpaese si dà da fare e riesce a mettere in mostra il suo talento. Così arrivano i primi concerti nelle piazze, nei teatri, in feste organizzate, in tv. Conosce i cantanti più apprezzati del luogo e comincia a seguire un gruppetto di ragazzi che vogliono imparare a cantare in lingua italiana. Fa conoscere la nostra musica, organizza la Festa Italiana con tanto di lasagne e caffè. Presente ai gemellaggi, si fa ambasciatore di Roma nel mondo, la stampa locale parla di lui. Tante le canzoni scritte e cantate insieme agli artisti ucraini, come “Basta credere”, “Canterò per te”, “La mia serenata”. E poi naturalmente la carrellata di intramontabili successi italiani che Davis ripropone da “Volare, “Caruso” a “O sole mio”. Il momento sembra dunque propizio per portare a Kiev Mamma Roma, quel progetto annunciato con una conferenza stampa proprio nella capitale di Italia ben due anni fa.
Gianni ci saluta, la valigia e già pronta con il nuovo cd realizzato che ascolto in anteprima, le tonalità sono anni Sessanta remixate, non manca il romanticismo e tanta italianità.
Angela Francesca D'Atri
