Roma e provincia
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- Pubblicato Giovedì, 15 Ottobre 2015 17:03
- Scritto da Redazione
“Istantanee di solidarietà nel complesso mondo della detenzione”. Città nuova editrice.
E' un libro di piccoli grandi pensieri quello scritto da Alfonso Di Nicola. Pensieri che scorrono veloci, pagina dopo pagina, documentando storie di carcere, di persone che si portano dentro ricordi di tristi abbandoni, di miseria e di una quotidianità famigliare lacerata. Nel buio del carcere di Rebibbia, a Roma, appare uno spiraglio di luce, sono le buone azioni di un uomo che ogni giorno semina tra i detenuti un filino di speranza. Avere fede e credere in qualcosa di superiore diventa, per l'autore del libro, la spinta per compiere atti di notevole amore nei confronti dei bisognosi. Ma non si tratta di uno sterile credo, la fede è qualcosa di vivo, chi crede in Dio crede nell’amore verso il proprio simile, in qualcosa che va aldilà dell’umano sentire. Molte volte ci chiediamo se privandoci di qualcosa per dare aiuto a chi ne ha bisogno, Dio ci ricompenserà.
Dio vede e provvede e, per chi già non lo avesse sperimentato di suo, Di Nicola ce ne dà prova in questo libro che documenta i piccoli grandi traguardi del Progetto “Sempre persona”, il progetto che porta aiuto a ben 170 famiglie dei detenuti ed ex detenuti. La fede è qualcosa d’immenso e risponde a leggi non scritte ed inspiegabili razionalmente. Fare il bene agli altri è come fare il bene a se stessi. A molti è dato il dono di ritrovare il senso delle cose nella solidarietà e nella carità.
Nella fretta dei giorni, nella nostra meccanica routine, dimentichiamo che si può fare davvero molto con poco. Dimentichiamo che un sorriso può ridare gioia a chi l’ha persa, un piccolo dono può aiutare chi non ha nulla, essere caritatevoli anche se non si ha molto da donare ci rende grandi agli occhi di chi soffre, e in quegli occhi se si guarda bene si riesce a vedere Dio. Come dice Alfonso di Nicola “Se semini il bene, raccoglierai l'amore”.
Angela Francesca D’Atri
