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Diritti e Doveri

La conduttrice Rai Eleonora Daniele vittima di bullismo sul web

Codacons-fedez

Codacons: da Fedez violenza sessista inaudita, procura intervenga contro questa pericolosa deriva del rapper che incita web a comportamenti a rischio

Dopo la denuncia giunta al Codacons nella mattina del 14 ottobre 2020 dalla conduttrice Rai Eleonora Daniele, che ha raccontato di essere stata vittima di bullismo sul web a causa dello sfogo pubblicato ieri da Fedez, il Codacons chiede l'intervento della magistratura contro l'incitamento alla violenza sul web.


"Da Fedez abbiamo assistito ancora una volta ad una violenza sessista inaudita, di cui ha fatto le spese una conduttrice colpevole di aver espresso una velata critica a Chiara Ferragni – spiega il Codacons – Le violenze sollevate contro chiunque critica i Ferragnez devono finire una volta per tutte: è impensabile che chi esprime legittime opinioni sia ricattato da Fedez attraverso storie su Instagram e post che generano bullismo e attacchi ingiustificabili".
"La magistratura e le società che gestiscono i social network devono intervenire per porre fine a questo continuo incitamento all'odio e alla violenza sul web, che rappresenta una deriva pericolosissima nel nostro paese.
Intanto i cittadini che hanno donato soldi attraverso la raccolta fondi dei Ferragnez attendono ancora le scuse della coppia per aver consentito a Gofundme di prelevare il 10% a titolo di commissioni attraverso un meccanismo illecito che l'Antitrust ha definito "sfruttamento della tragica pandemia in atto per orientare i consumatori ad effettuare donazioni sulla piattaforma che, promossa come gratuita, prevede costi e commissioni preimpostate".


Il Codacons infine rende noto che l'ospedale San Raffaele di Milano ha comunicato all'associazione la destinazione dei fondi raccolti attraverso Gofundme: dei 4.201.156,36 euro donati, 3.837.996 euro sono stati utilizzati per "Terapia intensiva costituita ad hoc (cosiddetto Pallone 1)", all'interno del quale sono stati trattati 41 pazienti con un tempo medio di degenza di circa 21 giorni. Mancano tuttavia all'appello oltre 363mila euro donati dagli italiani, soldi che secondo l'ospedale "hanno concorso alle spese sostenute sulle terapie intensive già esistenti". Una risposta che non soddisfa il Codacons, e che ha portato l'associazione a chiedere chiarimenti all'ospedale, specificando per quali terapie intensive siano stati utilizzati i soldi donati dagli italiani e in che modo i fondi raccolti abbiano concorso a sostenere le spese di tali reparti.