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Cultura

"Sei bella da morire"

Sei bella da morire

Il femminicidio raccontato dai fotoamatori di Ikonica allo spazio WeGil di Roma

"Basta femminicidio". Uno slogan che sentiamo soprattutto in occasione della Giornata internazionale contro la violenza sulle donne, il 25 novembre, ma di violenza la cronaca mediatica racconta ogni giorno. Le statistiche evidenziano una recrudescenza aumentata in tempo di pandemia. Sono le donne che portano addosso i lividi anche di questo momento di crisi, pagando un prezzo troppo alto per la propria bellezza o per la voglia d'indipendenza, vittime dei soprusi, della gelosia e del possesso di un uomo che spesso amano o hanno amato alla follia. Su questo accende i riflettori la mostra "Sei bella da morire", dal 14 al 18 gennaio 2022 allo spazio WeGil di Roma, organizzata dall'associazione di fotoamatori Ikonica con il supporto di BeFree sul tema del femminicidio.

Le foto si susseguono nella loro tragica bellezza, entrano nell'anima, tolgono il respiro. Nella loro spietatezza svelano il segreto di tanti silenzi, si scorge la paura soffocata, la voglia di chiedere aiuto, quel dire una bugia e perdonare sperando che le cose possano cambiare: "Prima di essere uccisa l'ho sempre perdonato". Questa mostra fa rumore. Un progetto itinerante partito dal Wegil che nelle sue diverse tappe scopre il velo su un fenomeno inaccettabile. Nel 2021 hanno perso la vita 118 donne, di cui 102 uccise in ambito familiare o affettivo. Settanta di loro hanno trovato la morte per mano del partner o dell'ex. Non si può tacere.

Francesca D'Atri