• Home
  • Fatti
  • Ambiente
  • Diritti
  • Cibo & Benessere
  • Cultura
  • Roma
  • Spettacolo
  • Viaggi
  • Torte & Salati
  • Poesia 2.0

Ven29032024

Ultimo aggiornamento03:24:57 PM

News:

Back Sei qui: Home Cultura “HUMAN” LA MUSICA DI MANUEL BOSCO

Cultura

“HUMAN” LA MUSICA DI MANUEL BOSCO

HUMAN COPERTINA

"Free", "La differenza" e "Le maschere" i video che imperversano sul web per i Singoli d'esordio di Manuel Bosco. Noto musicista internazionale, oggi in veste di produttore invita gli ascoltatori a pensare con la propria testa, considerata l'urgenza di questo momento storico.

"Free" è un vero inno alla libertà e umanità in chiave elettronica. Human fa sentire la sua voce attraverso le immagini di ballerini professionisti e danzatori popolari. Questa volta l'artista viene allo scoperto con un testo in inglese, semplice, fatto di poche righe che sottolineano il concetto "Siamo tutti umani e siamo liberi. Nati liberi". "The time is now. We are free". Human ancora una volta pone in evidenza la necessità di crescita personale e di conoscenza, con il fine del grande risveglio per il genere umano nei confronti di una società che tende alla censura delle idee. Nello specifico le idee che si vogliono difendere sono quelle di chi si oppone alla narrazione mediatica (sempre più tecnocratica), in un mondo dove i governi e la scienza si piegano ai poteri forti sovranazionali, calpestando ciò che ci rende liberi e umani.

Ci confessa Manuel: "Credo che nessuno di noi dovrebbe avere la pretesa di ergersi a detentore di Verità assoluta ma che sia un dovere morale di ognuno informarsi, interrogare e interrogarsi per creare una propria coscienza critica e coltivare la capacità individuale di comprendere e discernere".

Il cameo dei Pink Floyd con le parole soffuse di "Another Brick In The Wall" va a sottolineare proprio questo aspetto di protesta. Il video di "Free" esprime questi concetti attraverso il ballo e la danza artistica. La sequenza di immagini inizia e si chiude con una ballerina classica in un teatro vuoto che, con movimenti rivolti verso il cielo, lancia a più riprese altre forme di danza e simbolismi di libertà. I ritornelli sono caratterizzati dalla danza di un indiano che volteggia tra le folte frange colorate esprimendo energia e forza di combattere per la libertà. Tra le sequenze più suggestive si può ammirare la danza popolare dei ballerini georgiani, simbolo di amore, rispetto per le donne, resistenza, competizione, abilità e coraggio. Un montaggio serrato di grandi eventi contemporanei che suggerisce una pacifica ribellione interiore.

"La differenza" mette in luce la necessità di riflettere sui segnali che indicano un'altra via rispetto a quella indicata dal mainstream. Mira diretto contro la costruzione a tavolino delle informazioni da parte dei potenti del mondo, che spesso controllano i canali media e utilizzano l'arma della "paura" per i loro interessi e fini geopolitici, camuffando menzogne da verità assolute o necessità vitali. Il brano punta il dito contro le bugie che contraddistinguono la narrazione di tematiche quali la natura e l'ambiente, la salute e l'alimentazione, la finanza delle lobby, il razzismo, la crisi migratoria e il traffico degli esseri umani. Va dritto contro la censura delle idee controcorrente, atta al solo scopo di coprire le voci di chi riesce ad avere un pensiero diverso ed osserva la realtà circostante fuori dagli schemi. Voci che hanno voglia di superare preconcetti, certezze e paure, e di trovare una propria verità. "...Apri gli occhi al mondo e sii più sincero, guarda il cielo e guarda te stesso. Guarda fisso entro ad uno specchio, se hai coraggio guardati dentro..." vuole essere un invito ad una introspezione che elimini i filtri attraverso i quali abbiamo sempre guardato il mondo e a mettersi in discussione individualmente. "Credo che nessuno di noi dovrebbe avere la pretesa di ergersi a detentore di Verità assoluta ma che sia un dovere morale di ognuno informarsi, interrogare e interrogarsi per creare una propria coscienza critica e coltivare la capacità individuale di comprendere e discernere. Per questo ho sempre lavorato ai miei testi parlando di esperienze di vita personale, ho cominciato così a scrivere e produrre le mie canzoni con il solo scopo di avere un momento introspettivo di meditazione e crescita. Con "La differenza" ho sentito però il bisogno di dire la mia sulla situazione attuale e contribuire per quel che posso al risveglio della coscienza delle persone".

Manuel Bosco ha iniziato la sua carriera calcando palchi prestigiosi come musicista e approdando nel corso degli anni a ricoprire ruoli di Artist Manager, fino a diventare Direttore di Produzione di grandi concerti, eventi e conferenze internazionali sui diritti umani. Oggi "Human" è disponibile su tutti i digital store ed eccezionalmente su YouTube con dei video particolarmente evocativi.

Ecco in esclusiva il testo di "Le Maschere" di recente in collaborazione con il progetto pittorico "Manhattan Transfer" di Cristoforo Russo:

Dicono che gli occhi sono lo specchio dell'anima

Che quando poi ti ascolti, L'io viene fuori con la sua natura

Dicono che dai volti si leggono le maschere

Che vogliono nascondere il loro vero essere

Filantropi salvatori dell'umanità, Licantropi predatori nella realtà

Rit.

Noi adesso non ci stiamo più, giù le maschere

Dicono che è un gesto di grande civiltà che proteggerà chi ubbidira'

ma è solo un segno di conformità alla nuova normalità che ci distruggera'

ma Tu sei il colpevole dei loro misfatti, il resto sono tutti dissidenti

Rit.

Noi adesso non ci stiamo più, giù le maschere

Gli occhi vedono solo quello che la mente comprende

Noi adesso non ci stiamo più, giù le maschere

Canzone di Manuel Bosco -progetto Human-