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Roma e provincia

Acqua avvelenata a Roma: transennati i nasoni

acqua avvellenata aRoma
 

«Chi ci dovrebbe rappresentare e tutelare, ha criminosamente taciuto a lungo sul fatto che l’acqua in diverse zone di Roma non fosse potabile È un fatto inaccettabile e abbiamo deciso di denunciarlo forte e chiaro». E’ questo il messaggio che i militanti del movimento politico “Tempo di Lottare” (TdL) con un’azione eclatante hanno lanciato dopo lo scandalo che ha colpito le zone della periferia nord di Roma (Primavalle, Labaro, Giustiniana), le quali hanno scoperto solo qualche giorno fa che già da tempo la loro acqua corrente non superava gli standard di potabilità.    
 
Con l’affissione di cartelli di avviso simbolici nelle zone più colpite - tra cui Via Angelo Signorelli, Via Antonio Vallardi, Via Giovanni Battista Paravia, Via Nicola Zanichelli, Via Luigi Laterza e la scuola primaria di Via Ceva - si è invitata la popolazione di Roma a non votare più, fin dalle prossime imminenti elezioni europee, quella classe politica che per interessi di parte, ed opportunità elettorale, non ha immediatamente informato la cittadinanza del grave disagio, temporeggiando per più di un anno.        
 
Per questo i ragazzi di TdL hanno inoltre simbolicamente “transennato” le fontanelle di varie zone di Roma - i cosiddetti “nasoni” - con il nastro da lavori in corso ed un avviso molto forte alla cittadinanza: «Sicuro che l’acqua sia potabile? In altre zone della tua città si è taciuto per oltre un anno sulla non potabilità di un bene primario come l’acqua. La prossima volta non li votare: è Tempo di Lottare».   
 
«Abbiamo voluto fare questa azione proprio mentre giunge la notizia di un nuovo buco di bilancio di 60 milioni di euro dal Comune di Roma e mentre, ogni giorno, i cittadini di Roma Nord devono convivere con infiniti cantieri stradali dovuti alle recenti piogge e smottamenti», prosegue la nota del movimento politico TdL, e così conclude: «L’emergenza è tutt’altro che finita: la maggior parte della cittadinanza interessata, si rifornisce nei serbatoi installati nella zona, ma solo per bere. Per l’igiene personale si continua a utilizzare l’acqua all’arsenico. Dov’è il sindaco Marino? Dove sono le istituzioni?»