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Roma e provincia

Malagrotta: il piano di zona B50 attende opere di urbanizzazione primaria

noi paghiamo
Il piano di zona B50 (insediamento previsto di oltre 5.000 abitanti nei pressi di Malagrotta) attende ancora le opere di urbanizzazione primaria; dopo 10 anni di attesa il cantiere avviato solo a luglio 2013 è in stallo a causa degli operatori insolventi. Il termine dei lavori è scaduto da oltre un anno e gli assegnatari ancora attendono di avere le case che hanno già pagato o vivono all'interno del piano con allacci di cantiere e privi dei servizi essenziali (fogne, acqua , strade, gas).
La possibile seppur tardiva conclusione del primo stralcio lascerebbe comunque la cittadinanza ostaggio di un quartiere fantasma, un enorme pozzanghera priva di fogne, strade, scuole, verde pubblico. 
 
Il Consorzio che riunisce i costruttori e le Coop avrebbe dovuto realizzare le opere per conto del Comune assumendosi rischi e oneri connessi sin dalla progettazione; la Convenzione con il Comune esprime chiaramente tale concetto ed altrettanto chiaramente attribuisce all'Amministrazione il compito di vigilare ed intervenire.
Innumerevoli sono stati gli incontri, i tavoli tecnici, ma le promesse dell'Amministrazione così come della politica si sono rivelate vuote di contenuto.
La questione dei Piani di Zona Romani ha ormai assunto delle proporzioni che vanno oltre l'ambito locale ed il Pdz B50 rappresenta in modo esemplare quanto nefasta possa essere la sinergia tra amministratori incapaci e imprenditori senza scrupoli.
Lo scorso 25 maggio i cittadini del Pdz B50 Montestallonara hanno manifestato davanti l'Assessorato all'Urbanistica di Roma per chiedere "giustizia"  ed hanno chiesto ad alta voce che l'Assessore Caudo scendesse a parlare con loro.
Insieme ai cittadini erano presenti il Consigliere Comunale Marcello De Vito Movimento 5 stelle , il Consigliere Regionale Fabrizio Santori La Destra di Storace, ed il consigliere Municipale del XI Municipio Alessio Marini Movimento 5 stelle.
 
L'assessore ha pensato bene di non scendere a parlare con i cittadini ma di inviare un suo delegato, che gentilmente ha cercato, tra le urla disperate di persone che ormai non sperano più di poter entrare nelle case ormai comprate e pagate da anni e per le poche che ci vivono di avere una vita dignitosa all'interno di un Piano di Zona ormai "dimenticato", di placare gli animi dando risposte che però purtroppo non sono esaustive.
Un conflitto ormai noto con il CbTar legato invarianza idraulica del PdZ ancora irrisolto (problematica emersa già in occasione della Conferenza dei Servizi del 200 )  e per la cui soluzione sarebbero necessarie delle vasche di laminazione, opere colossali che attualmente non si sa come finanziare
Si è paventata l'idea di reperire i fondi necessari dagli oneri concessori, sottraendoli alle OO.UU. , ipotesi  assurda in quanto gli errori commessi in fase di progettazione verrebbero così addebitati alla cttadinanza, già vessata dalla totale assenza di OO.UU !
 
C'è un problema gravissimo con l'Italgas che dopo svariati incontri e dopo aver annunciato di avere un progetto per il Pdz  B69 "Montestallonara 2" e non per il B50 "Montestallonara", ancora non è ingrado di fornire tempistiche certe circa la  realizzazione della rete gas.
Il Piano è tuttora privo di 'illuminazione pubblica ma viene dato per imminente l'avvio del cantiere, si parla di Giugno.
 
L'Acea rete idrica sta lavorando attualmente sul Pdz, ma anche con loro ci sono dei problemi per un tubo dell'800 che sembra avere dei problemi di passaggio su via Delle Moratelle.
I lavori per la rete fognaria nera sono ancora in corso, le abitazioni sono pertanto ancora prive di allacci;
In definitiva scaduto il termine per la consegna dei lavori a febbraio 2014, ad oggi  i cittadini non hanno ancora alcuna certezza  , ne di quando potranno entrare nelle loro case, ancora meno di poter abitare in un quartiere vivibile, insomma nessuna certezza su NULLA.