Spettacolo
A proposito di Davis
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- Pubblicato Mercoledì, 19 Febbraio 2014 15:00
- Scritto da Redazione
Siamo negli anni Sessanta, dentro il Greenwich Village, nel borough di Manhattan, tempio delle avanguardie culturali dal Novecento in poi. Qui dove passarono tutti, gli “hippies”, le grandi icone della letteratura “beat" e della musica contemporanea.
Le sbaglia tutte Llewyn, perdendo addirittura la patente mercantile (come Van Ronk). Un giorno poi, prova a cambiare le sorti della sua vita, provando un’audizione a Chicago (questo pure fece Dave Van Ronk) e, in un’auto che lo accompagna, incontra la leggenda Bud Grossman, interpretato da Murray Abraham, che aggredisce con fare burbero la sua aria di giovane spento.
La narrazione del film è circolare e il nostro eroe canta malinconico di fronte ad un palco da poco, sia all’inizio che alla fine. Le musiche intorno sono meravigliose, ci mancherebbe, come potremmo del resto criticare Dylan, Marcus, Mumford, Stark Sands e Punch Brothers. Ci soddisfa anche la fotografia “seppia” di Bruno Delbonnel che ci regala un tocco di vintage, come ottimo è John Goodman nei panni di Roland Turner, Garrett Hedlund nella parte di Johnny Five e la brava Carey Mulligan nelle vesti di Jean Barkey.
Marco Piervenanzi