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Back Sei qui: Home Fatti World News Esistono scorciatoie fra una galassia e un'altra? Gli alieni potrebbero possedere una tecnologia dei motori a curvatura sconosciuta ai terrestri?

Esistono scorciatoie fra una galassia e un'altra? Gli alieni potrebbero possedere una tecnologia dei motori a curvatura sconosciuta ai terrestri?

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Pubblichiamo la terza parte dell'intervista al prof. Giuseppe Quartieri, fisico elettronico e capo del Comitato tecnico-scientifico della Federazione ufologica, alla ricerca di risposte scientifiche sul misterioso mondo alieno

a cura di Angela Francesca D'Atri

 

Prof. Quartieri, molti cittadini dicono di aver assistito negli anni a fenomeni aerei non identificati i cosiddetti (UAP). Come spiega la scienza questa osservazione di eventi nel cielo che non possono essere identificati come aerei o fenomeni naturali noti?

Al momento la credibilità delle osservazioni aleatorie di molti cittadini senza alcun fondamento scientifico basato sui criteri di ripetibilità sperimentale galileiana e prove provate di osservazioni concrete viene ritenuta "bassa" se non "molto bassa" dal Metodo Scientifico o dalla Comunità Scientifica, diciamo classica che, in buona sostanza, fa riferimento al Paradosso di Fermi. Come è accaduto per il classico fenomeno di "Roswell" nel New Mexico, la maggioranza dei fenomeni UFO e/o UAP non spiegata ufficialmente e formalmente da Enti preposti (MOD, NASA, ESA ecc.) sono ritenuti "oggetti volanti segreti di natura militare" e, in quanto tali, assoggettati a "segreto militare". Altrimenti si suole anche parlare della verifica del volo di sonde "intelligenti" sperimentali.


Come accennato nella risposta precedente, recentemente la interpretazione del fenomeno degli UFO e/o UAP è stato rivista dal Ministero della Difesa Americano per deliberare di desegretare alcuni fondamentali risultati riguardanti appunto gli UFO e/o UAP.
Tuttavia, anche il desegretare in parte l'archivio degli USA non conduce a nulla di definitivo né chiaro poiché la maggioranza delle valutazioni sono sempre molto vaghe e non esprimono "vere verità". A seconda del punto di vista, i risultati diventano "poco probabili" o "non probabili", non del tutto verificabili e non affidabili. Le valutazioni riportate non sono mai chiare e semplici. In altre rimane sempre un grande indice di insicurezza. E prima di tutto, manca sempre un dialogo confermato e ripetibile con gli Alieni.

D'altra parte, come detto nella risposta precedente, la scienza moderna basata sulla Relatività di Einstein e la Quantistica (applicate alla gravitazione quantistica) trova impossibile il viaggio spaziale dell'uomo con l'attuale tecnologia spaziale ed anche con tecnologia di motori nucleari ecc. La velocità di crociera, se rimane valida la relatività attuale, con il limite di velocità massimo pari alla velocità della luce nel vuoto (ossia circa 300.000 Km/sec), non consente di realizzare viaggi fino alla Stella più vicina (Prossima Centauri) di durata inferiore alla vita media umana.


Questo significa che gli eventuali alieni o extraterrestri devono possedere una tecnologia dei motori (per esempio a curvatura ecc.) molto superiore a quella terrestre. Al momento con la fisica che conosciamo, l'uomo non è assolutamente in grado di affrontare viaggi sino alla stella più vicina della Via Lattea. Figuriamoci, se l'uomo può permettersi di avvicinarsi al centro della Via lattea (25.000 anni luce)! In altre parole, alla velocità della luce, la nave spaziale impiegherebbe 25.000 anni mentre con le attuali velocità delle propulsioni delle navi spaziali attuali, l'uomo impiegherebbe miliardi di anni. Alcuni astrofisici credono che esistano delle vie di scorciatoie per il viaggio fra una galassia e un'altra. Tuttavia, la complessità di questo problema è affrontata con molte forme e sistemi tecnologici. Ad esempio, nel suo libro "Quando la Terra morirà", l'ing. Carlo Di Leo parla di «Alcune idee "esotiche" per viaggi interstellari». Le principali idee esotiche di eventuali motori spaziali per muoversi nello spazio sono:

Tipo di Propulsione Spaziale



• Ascensore spaziale
Si tratta di un sistema tecnologico una struttura tecnologica, la cui realizzazione è tuttora oggetto di complessi studi di fattibilità. Questo struttura dovrebbe essere in grado, quando realizzata, di trasportare uomini e/o mezzi dalla superficie della Terra direttamente nello Spazio senza usare la propulsione a razzi. Il primo concetto risale al grande astronomo russo Kostantin Tsiolkovisky


• Vela elettrica e vele a collisione
Negli anni '70 del secolo scorso, da una idea inziale di Tipler, Carl Sagan Luis Friedman e Bruce Murray elaborarono le prime proposte di progetto una navicella a vele solare destinata alla esplorazione della Cometa Halley nel suo passaggio vicino alla Terra. Poi altri progettarono di spingere la vela con il laser. La vela avrebbe dovuto essere sempre piccola e leggera e quindi si impiega elettronica avanzata a nanotecnologia e super micro-miniaturizzazione.


• Controllo della gravità
I campi quantistici gravitazionali affermano l'esistenza di gravitoni, particelle elementari senza massa che trasmettono la forza gravitazionale. Non è noto alcun sistema o teoria che possa bloccare o annullare l'effetto della gravità. Bisogna impiegare l'antigravità per liberare un corpo dall'influenza della forza di gravità e generare moto. Si impiegano, così, sistemi che contrastano la forza di gravità e consente all'astronave di muoversi. L'astronave ad antigravità sfrutta l'antigravità ossia la capacità di liberare un corpo dall'influenza della forza di gravità. Per molti fisici, ingegneri ed astronauti, il motore ad antigravità è quello che ha la maggiore probabilità di raggiungere la meta del viaggio intergalattico.


Effetto Casimir: consiste nella forza attrattiva che si esercita fra due corpi estesi situati nel vuoto, ad esempio due piastre parallele, dovuta all'energia di punto zero prevista dalla meccanica quantistica. Nello spazio tra due specchi in movimento reciproco, i fotoni virtuali (non elettricamente carichi) possono improvvisamente diventare e generare una forza (che viene sfruttata per generare propulsione). Il modulo della forza di attrazione tra le piastre dipende dalla superficie delle piastre e dalla loro distanza secondo la formula:

dove h è la costante di Planck, c la velocità della luce, d la distanza fra le due piastre ed S la loro superficie


• Tunnel spazio-temporale (wormhole)
I tunnel aerospaziale – wormhole – sono delle configurazione spaziale fra galassie in genere "spazi diversi – che si connettono fra di loro a fare una vera e propria scorciatoia in modo da rendere il viaggi attraverso il "tunnel" velocissimo tale da consentirne il passaggio da uno spazio all'altro. La fisica del processo non è ancora definitiva ed è in via di sviluppo. Molti fisici e astrofisici non credono che il passaggio attraverso la scorciatoia può avvenire senza grandi guasti per la astronave. Altri astrofisici – più immaginistici e fantasiosi – credono che il passaggio possa avvenire in modo istantaneo come se si seguisse la legge di tipo "entanglement".
Tunnel spazio-temporale


Ponte di Einstein-Rosen
• Propulsione a curvatura di Alcubierre.
(Propulsione a curvatura del tipo Alcubierre ecc.)

• Tubi di Krasnilov: è un meccanismo congetturale per il viaggio nello spazio implicando la curvatura permanente dello spaziotempo dentro i tunnel superluminali (a velocità superiore a quella della luce). Nel percorso fra i due wormhole, si intrecciano movimenti di tipo spazio con quelli di tipo tempo e di tipo luce, ma l'ordine temporale degli eventi non è invariante. In ogni caso, bisogna pensare e costruire la "macchina del tempo" (Kip Thorne e Mike Morris, ed atri). In altre parole per creare e mantenere un tuo di Krasnilov, è necessario avere materiali esotici come avviene per i wormhole e le bolle di curvatura. (La descrizione del funzionamento dei Tubi di Krasnilov richiedono uno studio di lunghezza e consistenza du un libro).


Teletrasporto: è il processo di trasporto istantaneo della materia attraverso lo spazio da un luogo all'altro. Questo neologismo è un "portmanteau" derivato dalla radice greca "Τηλε-" e dall'italiano "trasporto", sulla falsariga del termine inglese "teleportation" coniato dallo scrittore Charles Fort. Questo modello di trasporto, si basa sulla applicazione della "meccanica quantistica". Il teletrasporto del "fotone" è una realtà.

Non si può non notare che l'uomo aspira fortemente a conquistare lo spazio e volere assolutamente vivere su altri pianeti abitabili.

 

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