Trentino: "Riflettere su rapporto uomini-orsi"

Orsa

Rea: "Sopprimere non è soluzione"

"Abbiamo appreso con profonda tristezza quanto accaduto in Trentino dove un giovane runner è stato ucciso da una orsa nei boschi sopra Caldes lo scorso 5 aprile. Una morte tragica in seguito alla quale si è accesa una fervente polemica, fomentata anche da parte di qualcuno che senza scrupoli starebbe sfruttando politicamente la vicenda, gridando - a torto - all'abbattimento dell'animale. Ebbene, a costoro vorremmo dire che la realtà è un po' più complessa e delicata di così: la morte del ragazzo, senza dubbio, è un fatto terribile che non dovrà più ripetersi in futuro ma, più che pretendere l'uccisione dell'orsa, dovremmo chiederci come si sia arrivati a tutto questo. Ricordiamo ad esempio che il popolamento di quei boschi era stato incentivato da un progetto voluto proprio dalle istituzioni, nello specifico dalla provincia di Trento: pertanto, è stato l'essere umano ad evitare finora l'estinzione degli orsi con un graduale azione di reinserimento dell'animale nell'ambiente naturale. Quelle stesse istituzioni che ora pretendono vendetta, senza aver fatto nel corso del tempo la corretta prevenzione e i giusti controlli affinché non si giungesse alla morte di un essere umano. Perché su questo i politici e gli amministratori non dicono nulla? Perché forse sono stati negligenti e incapaci? Ci preme a questo punto consigliare ai giustizialisti politici di ragionare con obiettività e consapevolezza nel voler condannare inutilmente a morte l'orsa Jj4, "colpevole" di essersi imbattuta nell'essere umano - che probabilmente non sarebbe dovuto trovarsi - ma saranno chiaramente gli inquirenti a confermarlo o meno, nel luogo nell'aggressione peraltro habitat naturale dell'animale e ci auguriamo opportunamente segnalato. Ci opporremo con ogni mezzo ad una spietata inutile esecuzione che non riporterà sicuramente alla vita il giovane deceduto ma che ci appare più che altro una spietata punizione".
Così, in una nota, il segretario nazionale del partito politico Rivoluzione Ecologista Animalista, Gabriella Caramanica.