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Roma e provincia

Marino#sgomma: raccolte firme per sfiduciare il Sindaco

santori - marino sgomma
firme- sgomma

Marino#sgomma questo il nome dell’iniziativa svoltasi questa mattina in piazza del Campidoglio, dove il consigliere regionale Fabrizio Santori, insieme al comitato Difendiamo Roma, ha deciso di farsi interprete di tutti i bisbigli e dei malumori cittadini contro Marino, emersi tra l'altro in un recente sondaggio sul gradimento del sindaco di Roma. L'iniziativa si propone la raccolta di 650mila firme da presentare in Consiglio comunale per la sfiducia al primo cittadino. Questa mattina, è stata la prima tappa, ma dopo il Campidoglio, come spiega lo stesso consigliere Santori, nei prossimi giorni, saranno allestiti gazebi anche in altri Municipi romani.
 
D.  Consigliere, quali sono le tre principali motivazioni per mandare a casa il sindaco Marino? 

R. “La prima motivazione è la tassazione di Roma (tasi, tari, le addizionali comunali e regionale) la più alta d'Italia in cambio di servizio inesistenti. La seconda è l'immobilismo totale sui tutti i temi della gestione della città: manutenzione delle strade, del verde, la gestione della sicurezza, dei campi nomadi, piuttosto che l'azione, il completo immobilismo sulle scuole, sul decoro, sull'ambiente, sulla mobilità dove ci sono stati solo tagli delle linee, e in più le gravi figuracce che ci sono state in questo periodo, l'ultima è quella del maltempo: Marino stava a Milano, e poi le multe non pagate. Possiamo poi ricordare anche i curricula del capo dell'Ama, e quello del comandante dei vigili, mentre non assume all'interno dell'amministrazione comunale toglie soldi ai dipendenti comunali. Tutto questo fa parte della terza motivazione che è quella correlata alla mancanza di collegamento con il territorio, e quindi uno scollegamento con il Consiglio comunale e la sua Giunta. 
 
D. In un recente sondaggio, è risultato gradito come possibile candidato a Sindaco di Roma. Da primo cittadino qual è la prima cosa che farebbe per la sua città? 

R. “Cercare di verificare le problematiche concrete che si possono risolvere nei primi giorni, ma innanzitutto abbassare le tasse e dare servizi al territorio. Così come sulla sicurezza i problemi sono tanti, ma la prima cosa da fare è ripristinare il giusto all'interno del campidoglio, che ci sia una persona che sia realmente attenta alle esigenze dei cittadini, non dei nomadi, non degli immigrati ma dei romani.
 
Angela Francesca D'Atri