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Roma e provincia

E’ allarme tubercolosi-immigrati. Servono presidi medici in XV.

tubercolosi-inniezione
Nella lettera aperta del Sindaco Marino al Governo in cui si denuncia l’allarme tubercolosi/HIV in alcuni immigrati giunti nella Capitale, c’è tutta la preoccupazione di chi ha capito di non essere più protetto dai vertici del maggiore partito di Governo, vale a dire il PD, e che adesso spara i suoi colpi prima di essere travolto dalla prevedibile ondata popolare di sdegno che ne seguirà. Questa lettera sostanzialmente  conferma che non c’è più alcun controllo nei flussi migratori che giungono nella città e implicitamente sbugiarda il Presidente del XV Municipio, Daniele Torquati, che poche ore fa aveva invece negato fondamento all’allarmismo sollevato sulle possibilità di arrivo di nuovi richiedenti asilo nei CARA del Municipio.

La coincidenza, sfortunata anche stavolta per Torquati, dell’emergenza tubercolosi/HIV poco dopo le sue affrettate parole rafforza in noi l’idea che nè Marino, nè tanto meno la Giunta del XV Municipio, siano in grado di conoscere minimamente con anticipo quali criticità colpiranno il territorio a seguito dell’ondata di profughi che si stà abbattendo sui confini italiani.
Roma è ormai evidentemente senza controllo, ma anche tagliata fuori dalla gestione delle emergenze sviluppata in modo assolutamente dilettantesco da parte della “strana coppia” Renzi-Alfano.

Torquati adesso farebbe bene a prendere in considerazione le parole di Marino e chiedere l’istituzione di un “presidio territoriale per eseguire screening di tipo medico” nel nostro territorio, a meno di non voler preferire un pilatesco silenzio che equivarrebbe a una presa di distanze dal suo Sindaco.
 
Lo hanno comunicato il Capogruppo di Fratelli d’Italia in Municipio XV, Giuseppe Calendino e il membro dell’Assemblea Nazionale di Fratelli d’Italia, Giorgio Mori