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Dom28042024

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Tiso(Sa Cosa): “Istituzioni lontane da cittadini: serve più partecipazione popolare”

 "Astensionismo dilagante, istituzioni che non ascoltano più i cittadini e sono anni luce lontane dalle istanze dei territori. Quali le cause scatenati? Nel nostro paese, troppe volte la "partecipazione", come viene praticata dai partiti ansiosi di dimostrare la loro disponibilità e la loro "modernità", ha assunto il volto dello "sfogatoio", con assemblee caratterizzate da un confusionismo generale. Occorre invece uscire da questa mistificazione della sovranità popolare, e allo stesso tempo destrutturare una sovranità popolare totalmente fondata sulla delega. Occorre, ad esempio, trasformare il livello prepolitico della partecipazione in diritto alla democrazia, mutuando i principi della Convenzione europea di Aarhus – legge dello Stato a partire dal 2001. La Convenzione, attraverso l'istituto della partecipazione, riduce la discrezionalità delle scelte politico-amministrative, obbligando le istituzioni a prendere in considerazione le istanze partecipative e ad argomentare in maniera più circostanziata le proprie decisioni. La legge norma e calendarizza il processo partecipativo, la sua violazione può determinare l'annullamento degli atti amministrativi. E' chiaro ed evidente che sul problema della disaffezione del popolo verso la politica, serve una riflessione netta e profonda al fine di trovare soluzioni concrete su come riportare il cittadino e la partecipazione popolare protagoniste delle scelte politiche e democratiche del nostro paese".
Così, in una nota stampa, Rocco Tiso, referente nazionale di "Sa Cosa", Comitato spontaneo di cittadini – amici per la verità.