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Il Paradosso del traffico in una città come Roma

Scene di vita quotidiana sulla via Aurelia

Via Aurelia 11:30 del mattino una coda lunga di macchine in un religioso silenzio e automobilisti rassegnati. Si sente solo la sirena di un'ambulanza. Ma non hanno fretta, non hanno qualcuno che li aspetta, la spesa da fare, raggiungere un cliente? Come in una bolla, un passante osserva la scena, una scena che andrebbe rivista a rallentatore. Gli automobilisti al volante, stanchi, annoiati, frustrati prendono quella pausa per mandare un messaggio, chattare con qualcuno, fare una challenge, una storia e così via.
Ma torniamo alla fila interminabile, provocata da cosa? E' solo colpa di un furgoncino che occupa metà della carreggiata. Superato il mezzo la via è libera ma gli automobilisti non possono saperlo, non c'è un incidente, non ci sono lavori in corso, non c'è niente di niente, solo strada libera. Allora l'uomo attraversa la strada e dà la notizia al primo che gli dà retta. "Nel furgoncino non c'è nessuno!". Allora l'autista comincia a clacsonare, quasi a riprendersi da un sonno profondo.
L'uomo avrebbe potuto godersi ancora la scena, farsi gli affari suoi, uniformarsi, non è più tempo di fare il bene comune, la società va alla deriva, tutto si disintegra. Ma quanto è bello fare la differenza, pensare per un attimo che la persona nell'ambulanza grazie a quel minuto in più guadagnato possa essersi salvata.

Eugenio Bello