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Cultura

L'arte d'amare

guernica
Ciao Ragazzi, eccoci qui al primo appuntamento dell'ARTE DA AMARE e già, devo proprio essere un pò pazzo ad essermi proposto per quest'avventura all'interno di questo spazio settimanale...avrei potuto parlarvi dello sport più amato dagli Italiani, di gossip, di politica dell'attualità spicciola  per dirla alla "Romana" simpaticamente un pò "Pettegola e lavannara" ma ve lo avevo anticipato, devo essere un pò pazzo, sono Walter Fest e vi parlerò d'arte, proverò a farvi amare l'arte con le mie parole una foto dell'opera e via...
 
Ogni settimana vi presenterò un artista e una sua opera descrivendola dal punto di vista tecnico, vi racconterò i colori utilizzati dall'artista per il piacere di farvela sognare attraverso il web, il lato positivo è che non lo farò sedendomi in cattedra come un professore, non sarò il critico della situazione, non userò termini complicati, paroloni noiosi, oh nò...parlerò con voi d'arte con ironia, userò molta fantasia e ameremo insieme l'arte con leggerezza a tinte pastello ma ve lo dico subito il merito sarà condiviso con il mio consulente artistico, ve lo presento Mario, per gli amici "Mario er benzinaro" vi sembra strano?
 
Ma no, Mario è un semplice benzinaio ma ha una cultura pazzesca, non vi dirò mai dove svolge il suo lavoro, lo faccio per il vostro bene, Mario è un gran casinaro, se gli date chiacchiera per voi è finita, sapete che una volta che ha fatto? Parlando con un cliente di Caravaggio e Raffaello mentre stava facendo rifornimento con una mano metteva il carburante con l'altra mangiava il gelato, al termine del rifornimento preso dalla conversazione artistica si è messo la pistola del gasolio in bocca e il gelato nel distributore del carburante, hahahaaha, non ha potuto baciare sua moglie per una settimana!!...invece un altra volta, sentite questa quant'è bella, parlando, parlando appassionatamente del surrealismo con un cliente si è fatto pagare ma si è dimenticato di riempire il serbatoio di benzina, l'automobilista poverino è rimasto a secco dopo 3 Km!!! Ahahahahaha!!
Molto bene ora finiamola di fare gli spiritosi e di prendere in giro Mario 
Benvenuti all'ARTE DA AMARE Let's go!!!
Mario mi ha consigliato di iniziare con "Guernica" di Pablo Picasso ma lo faremo solo fra pochi attimi infinitesimali di pubblicità.....Ottica Pacioccone e il cielo sarà sempre più blù, da ottica Pacioccone gli occhiali giusti per tutti i gusti e potete trovarli nel nuovo show room di Via Giorgio quinto, 43 - Bagnomaria (Na)
 
Ok, partiamo con Pablo, Pablo Picasso...vi consiglio mentre leggerete con un click di andare su youtube e mettere in sottofondo il concerto live di Paolo conte all'Arena di Verona.....Picasso è stato un bambino prodigio aveva nel dna le caratteristiche del genio, crescendo ha sviluppato le sue doti artistiche parallelamente a una personalità, come dire, accesa, ma sì insomma un bel caratterino, un grande artista, un infaticabile lavoratore dell'arte ma anche un personaggio facilmente infiammabile!
 
Nel 1937 dopo il bombardamento della cittadina Spagnola di Guernica, Picasso doveva essere una furia creativa e quando venne il momento di realizzare l'opera per l'Esposizione Mondiale di Parigi in essa catapultò tutta la rabbia per un episodio tragico, era il suo linguaggio per rappresentare la crudeltà e l'inutilità della guerra, la tela è di grandi dimensioni 350X780 circa, non ci sono i celesti, i rossi, i verdi, gli arancioni, nè viola o bluette, nessun colore a rappresentare la vita, tutto è nelle tonalità del bianco e nero come in un film degli anni '30 e come la pellicola di un film passano i fotogrammi con le immagini drammatiche, sì Picasso ha dipinto un film con i fermo immagine, non c'è profondità.
 
Tutto scorre come la pellicola di un film, tutti sono in primo piano quasi a far entrare lo spettatore all'interno dell'opera e vivere il dramma insieme ai protagonisti del quadro, il fondo è di uno spento nero, il resto in primo piano dai toni chiari come a mettere in risalto la tragedia, sulla base sdraiato il soldato dalla spada spezzata contorto, aggrovigliato con le altre forme dilaniate astratte ma allo stesso tempo realistiche, la scena di guerra in un capovolgimento di equilibri, mura abbattute e annerite dal fumo, il grigio offusca i colori, al centro il cavallo imbizzarrito sembra dare tristemente il ciak alla scena, i volti terrorizzati di gente sconvolta, una mamma con in braccio il figlio, il toro impaurito che sembra impossibile non vederlo pronto alla carica, oh sì Pablo Picasso lui sì doveva proprio essere molto infuriato, non c'è traccia di rosso sangue, non sono i particolari che vuole rappresentare, ma solo la sua furia creativa attraverso forme astratte e poi la lampada in alto al centro sopravvissuta al bombardamento a illuminare la scena, tutti devono vedere il dramma, e la mancanza di colore mette la parola fine alla vita.
 
Ok, ragazzi come dicono quelli bravi per oggi è tutto, ora vi lascio e vado a prendere un caffè al bar insieme a Mario, non vedo l'ora di raccontargli tutto e voi amici della rete vi aspetto qui su free-news.it la prossima settimana con un nuovo artista e una nuova opera, mi raccomando non fate i timidi se avete qualche richiesta sono tutto orecchi!!!
Walter Fest