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Cultura

Libri: "Quell'anno le margherite divennero rosse"

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Intervista all'autrice Antonella Polenta

a cura di Caterina Franciosi

 

Antonella Polenta ci accompagna all'interno del suo ultimo e commovente romanzo Quell'anno le margherite divennero rosse senza retorica o finto pathos, ma mostrando il dolore... quello vero della guerra, della privazione e dello squilibrio.

Salve Antonella, e grazie per essere qui in nostra compagnia oggi. Ci racconti qualcosa di lei, parlandoci anche della sua esperienza in ambito letterario.
Buongiorno a voi e grazie per l'accoglienza. Sono del segno dei Gemelli e come tale sono affascinata dalle varie estrinsecazioni dell'arte, dall'arte figurativa, come pittura, disegno, grafica, etc. all'arte espressiva, come cinema, teatro e scrittura. In passato mi dilettavo a dipingere a olio, poi il sopraggiungere di una forte allergia mi ha costretta ad abbandonare le aspirazioni pittoriche e spinta a dedicarmi alla sola scrittura. Sono molto curiosa e assetata di conoscenza. Amo leggere e viaggiare, preferibilmente in luoghi tropicali, lasciandomi ammaliare dai caldi e abbacinanti colori della sabbia, della vegetazione, del cielo e dalle variegate creature che popolano il mare.

Ad aprile 2022 è uscito il suo romanzo Quell'anno le margherite divennero rosse per la casa editrice Pegasus Edition. Potrebbe presentarcelo brevemente?

La storia si svolge in Maremma, precisamente a Maiano Lavacchio, frazione rurale di Magliano in Toscana, durante la Seconda Guerra Mondiale. Prende inizio alcuni giorni dopo la costituzione della Repubblica di Salò, avvenuta il 23 settembre del 1943, e termina nel mese di marzo del 1944. Per contestualizzare la vicenda nell'ambito del panorama bellico di quell'arco temporale ho inserito anche alcuni importanti accadimenti avvenuti in parallelo in altre regioni italiane.

Quell'anno le margherite divennero rosse riporta la storia dei "martiri di Istia". Potrebbe raccontarci chi erano questi giovani e perché ha deciso di parlarci di loro?
Erano giovani sbandati, reduci della disgregazione dell'esercito regio avvenuta subito dopo la firma dell'Armistizio. Giovani che si apprestavano a fare ritorno alle proprie famiglie e abitazioni, ignari del destino che sarebbe toccato loro. Verranno ricordati come i "martiri di Istia", dal nome del vicino paese di cui alcuni di loro erano originari.

Come nasce Quell'anno le margherite divennero rosse? Quali sono stati i passaggi fondamentali che hanno portato alla stesura finale del romanzo?

Quell'anno le margherite divennero rosse ha preso corpo già dal giorno in cui mi è stato chiesto di scriverlo. Dapprima in sordina poi, per fare un paragone con la musica classica, seguendo un crescendo rossiniano.

Sta lavorando a qualche nuovo progetto per il futuro?
Come ho già riferito in altre interviste, vorrei portare a termine un romanzo giallo che mi sta molto a cuore. È ambientato a Londra e ha come protagonisti due affiatati e sagaci ispettori di Scotland Yard.