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Animali da macello: 1 violazione su 5 riguarda irregolarità nel trasporto

animali da macello
Controlli a tappeto su tutto il territorio nazionale sui trasporti degli animali verso i macelli.Una violazione contestata ogni 5 riguarda il mancato rispetto della normativa sul trasporto degli animali vivi. Violazioni accertate per un totale di € 110.403,94.

Si é da poco concluso il lavoro della task force della Polizia Stradale di tutta Italia relativo al controllo sul trasporto degli animali vivi verso i macelli e destinati quindi alle tavole italiane. 
In tutto il territorio nazionale, 363 pattuglie della Polizia Stradale hanno effettuato controlli sui veicoli adibiti al trasporto di animali vivi verso i macelli. Dall’indagine è risultato che su 951 veicoli controllati, sono state accertate 508 violazioni di cui 103 relative alla normativa sul trasporto degli animali vivi. L’operazione è durata complessivamente 5 giorni.

Animali maltrattati o in pessime condizioni di salute e mancato rispetto delle cosiddette pratiche di trasporto che, in sostanza, mirano a tutelare il benessere dell’animale: questo lo scenario in cui ha agito la Polizia Stradale con controlli mirati su tutto il territorio Italiano. 
Il potenziamento dei controlli di legalità di tutta la filiera del trasporto animali per garantire la sicurezza alimentare e per accertare episodi di maltrattamento degli animali disposto dal Ministero dell’Interno risponde a un’esigenza comunitaria ancor più che nazionale. L’Unione Europea – già dal 2005 – ha tracciato delle linee guida in materia, invitando i Paesi appartenenti ad aderire al Regolamento 1/2005, applicato in Italia dal 5 gennaio 2007, in cui sono definite le regole da rispettare per ridurre al minimo lo stress a cui sono sottoposti gli animali, riconosciuti nel trattato di Lisbona come esseri dotati di sensi e sensibilità.
L’attività di contrasto delle irregolarità nel campo della sicurezza stradale e della tutela della salute e del benessere degli animali è peraltro già oggetto di un protocollo d’intesa tra Ministeri dell’Interno e della Salute del 19 settembre 2011.