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Ebola, Santori: "Medici Spallanzani rientrati dall'Africa non vanno in isolamento"
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- Pubblicato Venerdì, 07 Novembre 2014 15:43
- Scritto da Redazione
"Come possiamo sperare di essere tutelati in questo Paese se proprio il centro di riferimento nazionale sull’Ebola non rispetta le regole? Presentata interrogazione".
“E’ con enorme preoccupazione che abbiamo constatato la leggerezza con cui è stato trattato il ritorno a Roma di un gruppo di medici dell’ospedale Spallanzani che ha svolto la propria attività nei paesi africani colpiti dall’ebola. Al rientro infatti per questi operatori sanitari, a contatto con persone infette dal virus, non solo non sono stati predisposti i controlli e il monitoraggio previsto dal protocollo del Ministero della Sanità, già applicato in altri casi con l’isolamento per 21 giorni e la misurazione della temperatura corporea almeno 2 o 3 volte al giorno. Questi medici hanno preso servizio all’interno del nosocomio romano già dal giorno dopo il rientro in Italia, mettendo a rischio personale sanitario e pazienti. Come possiamo sperare di essere tutelati in questo Paese se proprio il centro di riferimento nazionale sull’Ebola non rispetta le regole?” lo rende noto Fabrizio Santori consigliere regionale del Lazio e membro della Commissione Salute.
“Per questa gravissima negligenza abbiamo presentato un’interrogazione urgente nella quale chiediamo spiegazioni al presidente della Regione Lazio Zingaretti, certamente al corrente della missione dei medici in Guinea e Liberia, avendo condiviso sul suo profilo facebook una foto dei medici prima della partenza per l’Africa. Per quale motivo, pur essendo nota la destinazione dei medici, non sono state applicate le stesse procedure precauzionali attuate per gli 87 soldati americani a Vicenza o per il medico valdostano di Emergency rientrati dai paesi colpiti dall’epidemia? Sulla base delle linee guida emanate e sulla scorta di quanto riferito dal Ministero della Salute, è inoltre da chiarire il reale livello di operatività di tutte le strutture sanitarie regionali predisposte ad affrontare le emergenze pandemiche” prosegue Santori.
“Anche il Ministro della Salute Lorenzin faccia chiarezza e ci dica se intende, nell’ambito di una più attenta prevenzione, isolare o sottoporre a stretti controlli e monitoraggi non solo chi si è recato negli Stati a rischio sanitario, ma anche tutti coloro che provengono dai paesi coinvolti bloccando i rischi già presso gli aeroporti italiani e soprattutto verificando con opportuni accertamenti sanitari e forme di intervento preventivo tutti i luoghi frequentati da immigrati provenienti dai paesi a rischio, in modo particolare negli spazi dove vivono gli immigrati sbarcati in Italia a seguito della disastrosa operazione Mare Nostrum” conclude Santori.