Back Sei qui: Home Roma Social, Rotondo (Lega): “Insulti ai poliziotti, grave atto che fomenta odio. Si vergognino e chiedano scusa”

Roma e provincia

Social, Rotondo (Lega): “Insulti ai poliziotti, grave atto che fomenta odio. Si vergognino e chiedano scusa”

alessio- social

ROMA – Divampa la polemica sui social dopo la diffusione di un video in cui alcuni ragazzi del gruppo "littlesecretitalia", durante una sponsorizzazione di un gioco da tavolo, definiscono i poliziotti "maiali", ridendo e trattando l'offesa con leggerezza.

A denunciare l'episodio è Alessio Rotondo, consigliere della Lega nel Municipio VI di Roma, che in una nota esprime indignazione e preoccupazione per il messaggio che questo tipo di contenuti veicola soprattutto tra i più giovani.

"Ogni giorno ci impegniamo per diffondere la cultura del rispetto – dichiara Rotondo – avvicinando istituzioni e forze dell'ordine ai giovani del nostro territorio. Perché il nemico è la mafia, non altri; i nemici sono i clan dei nostri quartieri, non altri."

Secondo il consigliere, l'episodio rappresenta un segnale allarmante del clima di ostilità che negli ultimi tempi si sta diffondendo, anche e soprattutto online, dove il confine tra linguaggio goliardico e istigazione al disprezzo si fa sempre più sottile.

"Sentire da chi ha come obiettivo quello di parlare alle nuove generazioni affermazioni di questo tipo è folle – prosegue Rotondo – ed è sintomo di un clima d'odio che stiamo vivendo in questi giorni."

Da qui l'appello diretto ai protagonisti del video:

"Si vergognino e chiedano immediatamente scusa agli eroi moderni delle nostre città."

Rotondo ricorda come quotidianamente uomini e donne in divisa siano impegnati in prima linea per garantire sicurezza e legalità, spesso in contesti difficili e rischiosi.

La vicenda riapre il dibattito sul ruolo dei social network, sull'influenza dei contenuti diffusi dai creator seguiti dai più giovani e sulla necessità di promuovere una comunicazione responsabile, soprattutto quando si tratta di figure istituzionali e corpi dello Stato.