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Treni fantasma nel Lazio, se non fosse tragico per pendolari e studenti ci sarebbe da ridere

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Apprendiamo che dopo le promesse sono arrivati i ritardi e dopo i ritardi arriva una pessima realtà. I pendolari della Roma-Ostia e Roma-Viterbo, solo su quest'ultima si parla di migliaia di corse soppresse nel 2023, costretti ancora su vecchie carrette probabilmente sono condannati a restare tali, ridotti ad una mobilità indegna del terzo mondo. Forse dei 38 treni promessi ne arriveranno 2, forse......e dopo un anno dalla consegna prevista. Siamo allibiti nell'apprendere che per gare di questa importanza possano essere passate garanzie fideiussorie probabilmente false sulla base di cui il fornitore, se accertato, bene farebbe a garantirsi non fornendo alcunché. Come possibile che in un'Istituzione, come quella regionale, sia sfuggito al controllo quello che non è un dettaglio ma il punto focale su cui si basa una fornitura da oltre 300 milioni di euro di denari della collettività.
Konsumer Italia chiede alla Regione Lazio che sia fatta immediatamente pubblica luce nella massima trasparenza, che siano attivate tutte le procedure di controllo sia amministrativo, sia politico, sia giudiziario, dove necessario. Plaudiamo all'iniziativa della Consigliera Laura Corrotti nel far emergere il problema, riteniamo necessario che la Regione ora si prenda la responsabilità di non lasciare i cittadini della Roma Ostia, della provincia di Viterbo e degli stessi operatori, ostaggi ancora per lunghi periodi di un trasporto molto più vicino alle diligenze che ai treni. Chi ha sbagliato paghi ma che non sia alibi per l'immobilismo.